Copertine dei libri di Liliana Lanzardo

Liliana Guazzo Lanzardo

Nella vita di Liliana Lanzardo si affiancano due attività che pur di natura diversa hanno avere in comune un approccio creativo: la ricerca storico sociologica, dove l’analisi della realtà sociale è sviluppata con forte attenzione alla metodologia; e la produzione artistica nella quale compaiono esseri di fantasia che hanno ben poco i piedi piantati nella realtà. Il suo lavoro storico e artistico hanno in comune  l’aspirazione a far emergere quello che di più interiore,  libero  e nascosto vi è nell’essere umano e nella sua storia. 

La professione: Si è dedicata giovanissima alla militanza politica e a Torino è stata tra  i fondatori della rivista “Quaderni Rossi”collaborando alle iniziative del gruppo attivo sino al 1968.  L’impegno  politico e sociale ha coinciso con la sua attività di ricerca e insegnamento prima come  contrattista in università  a Torino, poi come docente alla Scuola Superiore di Sociologia per laureati di Milano e dal 1975 al 2000 come docente di “Metodologie sociologiche” e “Metodologia della ricerca storica” all'Università di Trieste. In questo lavoro  ha cercato di restituire alla “gente comune” e ai militanti, il ruolo di protagonisti nella ricostruzione della storia, attraverso le loro testimonianze. Agli  studi sulla classe operaia e i partiti ha unito quelli su tematiche sociali  (l’alcoolismo, la maternità, le ostetriche, le donne e la guerra, gli immigrati…), e sulla fotografia, utilizzando insieme le fonti orali e documentarie, le immagini fotografiche e le opere d’arte pittoriche. Questa esperienza sta anche alla base della più recente attività di narrazione con la pubblicazione dei due romanzi, ai quali si aggiunge la recente biografia di fotografo di Dario Lanzardo.

L’attività artistica: Pur dedicandosi soprattutto all'insegnamento, ha mantenuto sin dal 1959-60 un intervento connesso al disegno, realizzando i grandi striscioni del Psi per le manifestazioni cittadine,e illustrando testi de Il giornale dei genitori edito da Ada Marchesini Gobetti, e frequentando il corso di nudo di Scroppo all’Accademia di Torino, i corsi alla Scuola Internazionale di Grafica di Venezia, per 4 anni, esponendo i propri lavori in tre mostre personali, con catalogo, e in diverse collettive. Inoltre ha pubblicato quattro libri di favole per bambini e adulti, con propri testi ed acquarelli, Il viaggio dell’Idea; La Vanità vola bassa (secondo premio Città dei Cigni, Austria, 2004; Caro amico ti scrivo da lontano (premio della giuria, Città dei Cigni Austria, 2008), Il giardino musicale (con testo di Consolata Lanza). Da alcuni anni oltre ad acquarelli e dipinti ad olio e tecniche miste, ha prodotto sculture in ceramica (una di esse ha vinto il secondo premio nazionale “Libri mai mai visti” di Russi, Ravenna 2003, segnalata da Andersen). E' inserita come Guazzo Lanzardo nel Catalogo d'Arte Moderna Mondadori dal 2004 e nel Catalogo degli scultori Mondadori 2006. Da queste opere emerge una realtà immaginaria popolata di figure lievi dallo spirito trasparente e leggero (anche quando sono fatte d'argilla), che potrebbero aleggiare invisibili attorno al mondo degli uomini o rappresentare esse stesse l'interiorità dell'animo umano.